MICHELE LAPINI
Collabora dal 2015 con La Repubblica, sia con la redazione nazionale che con quella locale di Bologna, dove risiede ed è uno dei fotografi del libro “Genuino Clandestino” uscito a marzo 2015 con TerraNuova Edizioni e co-fondatore del collettivo Arcipelago-19.
Al lavoro di fotogiornalista affianca l'attività espositiva e collaborazioni in diversi settori: cinema, editoria e arte pubblica.
Capitalocene
s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene, intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non meno che su quello ambientale.(Treccani)
Il cambiamento climatico è uno degli argomenti più attuali del nostro tempo. Dall’informazione internazionale alla politica, passando dai movimenti ecologisti all’intensificarsi di eventi catastrofici dalle conseguenze sempre più gravi, si è creata una sensibilizzazione ambientale molto forte e diffusa ma non ancora sufficiente. Da un punto di vista dell’immaginario, eravamo abituati a vedere e pensare a luoghi lontani: dallo scioglimento dei ghiacci dell’Antartide, agli uragani nel continente americano o alle alluvioni in quello asiatico. Adesso questi eventi sono arrivati anche nel nostro paese con una frequenza e un’intensità sempre maggiore. La tempesta Vaia del 2018 nelle regioni del nord-est, il progressivo scioglimento dei ghiacciai alpini e la riduzione costante della neve sugli Appennini, l’intensificarsi di eventi estremi e il perdurare della siccità nel nord Italia, sono solo alcune manifestazioni della nostra nuova era detta Antropocene o per altri Capitalocene. Riavvicinare lo sguardo per far crescere consapevolezza sulla necessità di azioni urgenti e radicali per invertire la rotta.
Questo progetto vuole indagare come la crisi climatica colpisce e trasforma i territori e le comunità. Riavvicinare lo sguardo sulla nostra terra e sulle nostre vite per far crescere consapevolezza sulla necessità di azioni urgenti e radicali per invertire la rotta.